LucaPknightOpera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento

di Federica Maroso

In Giappone, milioni di persone partecipano a festività e rituali tradizionalmente legati alla sfera religiosa senza propriamente identificarsi come religiose. Questo apparente paradosso solleva interrogativi sull’applicazione del termine “religione” in contesti culturali diversi.
Questa tesina analizza il fenomeno della “ritualità senza fede” nel Giappone contemporaneo, nel quale la religiosità viene espressa maggiormente attraverso la partecipazione a rituali e pratiche religiose, piuttosto che mediante la fede personale. In particolare, si approfondisce come in Giappone il termine “religione”, e la sua traduzione giapponese shūkyō, assuma connotazioni problematiche, in quanto basato in contesti specifici che spesso non coincidono con le modalità con cui le persone in Giappone vivono la dimensione rituale e spirituale.
L’obiettivo dell’elaborato è quello di comprendere il ruolo dei rituali e delle festività, le quali
assumono sempre più un valore di appartenenza sociale e culturale, piuttosto che religioso. A tale scopo si è ritenuto opportuno analizzare la letteratura accademica giapponese e internazionale, cercando di prendere in considerazione le diverse teorie sull’argomento e i fenomeni sociali e culturali che hanno contribuito a questa prospettiva. I risultati evidenziano come spesso la partecipazione ai rituali avviene per motivi comunitari e culturali, distaccandosi dalla sfera religiosa. Questo suggerisce la necessità di ripensare le categorie tradizionali di “religione”.

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