Guarigione e spiritualità: il reiki tra tradizione e globalizzazione

20 Ottobre 2025 in Nuova spiritualità, Religione e società

di Federica Paolinelli

Questo elaborato analizza l’evoluzione del reiki, una pratica di guarigione spirituale nata in Giappone negli anni Venti del Novecento, e il suo percorso di diffusione e trasformazione culturale negli Stati Uniti, fino al ritorno in patria negli anni Ottanta. Il reiki, sviluppato da Usui Mikao, nasce in un contesto storico segnato da tensioni tra tradizione religiosa e modernizzazione scientifica. Originariamente collocato in una “zona grigia” tra scienza e religione, il metodo si basa sull’energia invisibile trasferita dalle mani del praticante al ricevente, ponendo al centro la cura sia del corpo che dell’anima. Trasferito negli Stati Uniti da Hawayo Takata negli anni Trenta, il reiki subisce una profonda rinegoziazione culturale, integrandosi nel contesto del Movimento Metafisico Americano e del New Age, che enfatizzano un approccio olistico e individualista alla spiritualità, depurando la pratica da elementi religiosi tradizionali. Il ritorno del reiki in Giappone negli anni Ottanta avviene in un clima di crisi economica e trasformazioni spirituali, dove la pratica si inserisce nel crescente “business spirituale”, segnando una chiara distanza dalle istituzioni religiose ufficiali. Il viaggio del reiki evidenzia le sue capacità di adattamento e rappresenta un fenomeno socioculturale significativo, riflettendo le tensioni e le aspirazioni spirituali delle società contemporanee.

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Shizensō e jumokusō: pratiche funerarie alternative come specchio del cambiamento sociale in Giappone

13 Ottobre 2025 in Religione e società

di Maria Ronchi

All’interno del panorama del Giappone contemporaneo, profondi cambiamenti demografici e sociali stanno generando la necessità di ripensare le pratiche funerarie tradizionali e di collocazione dei defunti. Fattori come l’invecchiamento della popolazione, l’urbanizzazione, l’abbassamento del tasso di natalità, l’aumento dei divorzi e la trasformazione delle strutture famigliari tradizionali hanno portato a un crescente numero di persone prive di discendenti di linea in grado di provvedere alla cura delle tombe familiari. Di fronte alle difficoltà legate alla tumulazione tradizionale, tra cui la scelta di un luogo, la cura postuma e i costi elevati, a partire dagli anni ’90 si è assistito alla diffusione di forme alternative di sepoltura e commemorazione dei defunti, come lo shizensō (“funerale naturale”) e il jumokusō (“funerale nella foresta”).
Queste pratiche rappresentano una risposta alle nuove esigenze concrete, ideologiche, individuali e collettive del Giappone contemporaneo. Il presente elaborato punta ad esaminare quali siano le cause socioculturali, economiche e ambientali alla base della nascita e della diffusione di tali forme alternative di cura post-mortem, mettendo in evidenza come esse riflettano un cambiamento più ampio che coinvolge l’intero tessuto sociale.

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Il pensiero filosofico nel karate

6 Ottobre 2025 in Religione e società
LucaPknightOpera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento

di Duccio Cinquini

Il karate oggi è praticato da milioni di persone in decine di paesi di tutto il mondo: tra chi cerca un sistema onnicomprensivo che possa fungere da guida spirituale per migliorare la propria vita, chi vi si approccia per sperimentare l’adrenalina di un combattimento e chi è interessato all’aspetto sportivo, i praticanti sono spinti da vari motivi a intraprendere la “via della mano vuota”. Se si pensa al karate, quella che verrà alla mente sarà probabilmente l’immagine romanticizzata di un individuo che, come un guerriero feudale, un samurai, alterna momenti di sforzo fisico finalizzato ad affinare la propria tecnica fino alla perfezione a sessioni di meditazione in silenzio per liberare la mente e raggiungere uno stato di illuminazione. Cercando anche di dare una spiegazione alla diffusione di questa immagine, con il presente elaborato si intende dapprima illustrare il processo che ha portato all’inclusione di un sistema di pensiero filosofico nel karate, introducendo innanzitutto la storia di questa arte marziale, e in seguito si vuole esporre il contenuto di tale sistema.

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Donne, sacrificio e memoria nazionale: il caso del santuario Yasukuni

29 Settembre 2025 in Religione e società, Shintō

di Sara Campello

Il santuario Yasukuni, situato nel cuore pulsante della città di Tōkyō e proprio accanto al Palazzo Imperiale, è tutt’ora al centro di numerose controversie nazionali e internazionali, legate al passato belligerante e imperialista del Giappone, nascoste però in piena vista nell’immagine che lo stesso santuario crea e vende di sé, di delicata caducità e dedita riverenza alle anime dei soldati caduti “sacrificandosi per la nazione”. Passano, quindi, inosservate le modalità in cui il santuario Yasukuni e il museo Yūshūkan, attraverso le loro pratiche e i loro spazi, creano una rappresentazione ideale di femminilità a servizio della nazione. Lo scopo della mia tesina è, infatti, delineare i ruoli di genere e i comportamenti di femminilità egemonica promossi dal santuario per mantenere vivo il mito del kokutai, attraverso l’analisi della pratica delle hanayome ningyō (“bambole-sposa”), dell’arte statuaria del museo Yūshūkan e della consacrazione a divinità delle Himeyuri gakutotai, un gruppo di giovani infermiere militari di Okinawa.

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