Murakami Haruki: un approccio alternativo al racconto dell’attentato di Aum Shinrikyō

18 Ottobre 2021 in Nuove religioni, Religione e società

di Luca Vitellaro

Questo elaborato ha l’obiettivo di delineare il modo in cui lo scrittore giapponese Murakami Haruki ha trattato l’attentato alla metropolitana di Tokyo da parte del nuovo movimento religioso Aum Shinrikyō, distaccandosi completamente dalla narrazione ufficiale di questo tragico evento, portata avanti dai mass media.
In seguito a una breve introduzione iniziale su Aum Shinrikyō e sul suo attacco terroristico nel 1995, l’analisi proseguirà delineando il racconto dei mass media, i quali tendevano a enfatizzare le caratteristiche negative del movimento e delle altre nuove religioni. Successivamente, verrà fatto un confronto tra tale narrazione ufficializzata e la contro-narrativa di Murakami, il quale raccoglie, nella sua opera saggistica Underground (1997-1998), un numero piuttosto consistente di testimonianze, ottenute in seguito a varie interviste sia ai superstiti dell’attentato sia ad alcuni membri di questo nuovo movimento religioso, facendo emergere per ciascuno degli intervistati una loro identità, un’immagine “ben circostanziata, chiara e vivida” e diverse esperienze e prospettive. Pertanto, si andrà a enfatizzare come Murakami abbia decostruito le interpretazioni dominanti di questo drammatico evento e creato una contro-narrativa che ha fornito una visione più completa e ampia di ciò che è successo la mattina del 20 marzo 1995 a Tokyo.

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Le arti e Ōmoto

11 Ottobre 2021 in Nuove religioni

di Tommaso Cavalieri

Ōmoto è una nuova religione che nasce alla fine del XIX secolo e che si contraddistingue, almeno in un primo momento, per forti tinte millenaristiche. Sotto l’intraprendente guida di Deguchi Onisaburō, Ōmoto perderà questa caratteristica e inizierà a presentarsi come un movimento vivace, moderno e cosmopolita, diventando uno dei gruppi religiosi in più rapida espansione negli anni ’30. Con il seguente elaborato si ripercorrere lo sviluppo del ruolo dell’arte in Ōmoto come mezzo per comprenderne storia e principi dottrinali; sarà quindi analizzata la pratica artistica per quelli che sono i due ruoli centrali che svolge nel movimento: mezzo di promozione (in particolare si prenderanno in considerazione gli esempi significativi della Great Religions Exposition e dell’utamatsuri) e pratica religiosa (vale a dire mezzo per avvicinarsi alla divinità e portare nella vita quotidiana i cosiddetti Quattro Principi).

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Shizen nōhō: l’agricoltura come pratica materiale e spirituale

4 Ottobre 2021 in Nuove religioni

di Sara Cappellozza

In Giappone primi tentativi di agricoltura alternativa cominciano già nel 1930, probabilmente ispirati dalle informazioni che giungevano dall’Europa e dal Nord America: tra questi spicca l’agricoltura naturale promossa da Okada Mokichi, fondatore del movimento Sekai Kyūseikyō, che si accompagna a pratiche di medicina alternativa. Secondo la visione di Okada, infatti, il progressivo sviluppo nei secoli della civiltà materiale aveva portato l’umanità ad allontanarsi dalla “legge della natura”, finendo per inquinare il corpo e lo spirito di ogni individuo con malattia, povertà e conflitto. Per liberarsi da questi tre grandi mali sono necessari non solo la pratica del jōrei e l’esercizio delle arti, ma anche il ritorno a un’agricoltura più naturale che non faccia uso di additivi e fertilizzanti artificiali, che Okada stesso chiama shizen nōhō. Questo breve elaborato, partendo da un approfondimento della vita e del pensiero di Okada, si propone di analizzare il ruolo dell’agricoltura come pratica materiale e spirituale che contribuisce pienamente alla realizzazione del “paradiso terrestre” auspicata da Sekai Kyūseikyō.

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La religione interattiva: rapporto fra videogiochi e movimenti religiosi giapponesi

22 Marzo 2021 in Nuove religioni

di Deborah Tisi

In Giappone i media e la religione vivono un rapporto complesso: a volte si assiste a un’esaltazione di un movimento religioso, altre volte ne viene ritratta un’immagine fortemente negativa. In mancanza di un termine specifico per descrivere tale rapporto Jolyon Baraka Thomas ha proposto l’uso del termine shukyō asobi. Facendo riferimento alle riflessioni di Huizinga sul termine asobu, quale idioma per indicare non solo un’attività puramente ludica, ma anche una forma di apprendimento, lo scopo di questo elaborato è quello di illustrare come i movimenti religiosi giapponesi possono essere rappresentati attraverso uno dei più potenti e immersivi media di intrattenimento e di educazione del XXI secolo: i videogiochi. In particolare, si presenta l’analisi di due titoli, Kamikuishikimura Monogatari e Ghost of Tsushima; nel primo caso il videogioco diventa una parodia e critica dell’operato di Aum Shinrikyō, mentre nel secondo si rende omaggio al culto di Inari in un’esperienza che si trasforma in una scoperta positiva e piacevole di esso.

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