Il destino del wakashu nel periodo Meiji

24 Ottobre 2022 in Senza categoria

di Nabia Bonaparte

Questa tesina ha lo scopo di analizzare attraverso fonti storiche il percorso della figura del wakashu, nota del periodo Edo, prendendo allo stesso tempo in considerazione la sua situazione come esempio di alcuni dei cambiamenti che avvennero nella società Meiji, alcuni dei quali avrebbero portato alla sua scomparsa.
Il primo paragrafo introduce questa figura, limitandosi a dare una breve spiegazione delle sue caratteristiche. Il secondo paragrafo si focalizza sull’ambito religioso e introduce il chigo, una figura diversa ma non del tutto distaccata da quella del wakashu; in questo modo si ha un’idea di quale fosse il rapporto tra quest’ultimo e l’ambiente religioso, prendendo in considerazione soprattutto il buddhismo. L’ultimo paragrafo, infine, ha lo scopo di rispondere alla domanda di ricerca riguardo le cause della sparizione del wakashu, dando particolare attenzione al rapporto del Giappone dell’epoca con i paesi esteri e di conseguenza con la religione cristiana.

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I gruppi religiosi in “Mob Psycho 100”: Analisi dell’opera di ONE come shūkyō asobi e rappresentazione delle religioni nel Giappone contemporaneo

17 Ottobre 2022 in Religione e società

di Gaia Benetti

Questa tesina si incentra sulle modalità di rappresentazione dei gruppi religiosi e della religione più in generale nel fumetto giapponese. Si basa principalmente su come è stato ridefinito il movimento religioso in Giappone dopo l’attacco con il gas sarin di Aum shinrikyō e come questo abbia influenzato anche il mercato del fumetto. Vengono fornite anche delle basi su come il tema della religione si sia andato a incontrare con il fumetto, nel più grande mondo dell’intrattenimento mediatico, introducendo il concetto – formulato e sostenuto da alcuni studiosi nel campo delle religioni – di shūkyō asobi. Tutto ciò viene analizzato all’interno di un’opera nello specifico: Mob Psycho 100 di One, serializzata tra il 2012 e il 2017 in Giappone. Vengono prese in considerazione tutte le possibili interpretazioni di questo fenomeno di rappresentazione religiosa, considerando le intenzioni dell’autore e la grande eterogeneità nella risposta del pubblico che viene a contatto con questo tipo di contenuti. Proprio perché si devono tenere in conto tutte queste variabili, il fatto di prendere in considerazione un solo fumetto è una limitazione, ma costituisce comunque un valido esempio di come i movimenti religiosi possano essere percepiti e reinterpretati nel Giappone contemporaneo.

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Il ruolo della donna tra nuove religioni e spiritualità come risposta alla società contemporanea

10 Ottobre 2022 in Nuova spiritualità, Nuove religioni, Religione e società

di Lucrezia Gregoris

A partire dagli anni Settanta del 1900, con la fondazione del Women’s Liberation Movement e la partecipazione di femministe giapponesi alle International Women’s Conference promosse dalle Nazioni Unite, anche in Giappone vengono introdotti nel discorso accademico i gender studies, basati sullo studio della donna e della sua posizione nella storia e nella società da un punto di vista femminile. A partire da questo momento gli sforzi dei movimenti femministi andranno ad influenzare i provvedimenti presi dal governo in fatto di uguaglianza di genere e ad alterare la posizione che le donne giapponesi ricopriranno all’interno della società.
In questo elaborato vorrei brevemente percorrere il percorso di evoluzione dei movimenti femministi in Giappone e l’evoluzione legale dei provvedimenti volti a garantire l’uguaglianza di genere per fornire il contesto sociale e culturale in cui si sviluppano le nuove religioni e i movimenti appartenenti alla nuova spiritualità e analizzare come la figura della donna venga costruita in questo contesto religioso che, seppur nuovo, spesso riprende molti elementi dalle religioni tradizionali convenzionalmente promotrici di una visione tradizionale, e come le donne rispondano e interagiscano con queste nuove dottrine.

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Ijun: una nuova religione okinawana tra universalismo e rinascita etnica

3 Ottobre 2022 in Nuove religioni

di Francesca Lupi

Ijun è una “nuova religione” fondata a Okinawa nel 1972 e scioltasi nel 2010 che univa elementi provenienti da buddhismo, shintō e cristianesimo alla cosmologia e cosmogonia tradizionali ryūkyūane. La fondazione a Okinawa non è un mero dato geografico: i miti e gli elementi religiosi ryūkyūani costituivano una parte fondamentale della teologia di Ijun e, anche se questa religione presentava ideali universalisti e aveva l’obiettivo dichiarato di diventare la prima religione mondiale nata a Okinawa, altrettanta importanza veniva posta sulla riscoperta delle tradizioni delle Ryūkyū e sul favorire l’espressione etnica. Nel corso dell’elaborato verrà mostrato come questa religione amalgamò gli elementi tradizionali di Okinawa a quelli provenienti da altre tradizioni e come il fondatore e i suoi collaboratori presero decisioni pragmatiche adattando concetti e pratiche allo scopo di diffondere la religione nel modo più efficiente possibile sia nel resto del Giappone che all’estero.

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