di Alice Meucci

A partire dai primi anni del Novecento, il Giappone ha iniziato a imporre la sua influenza politica ed economica sulla penisola coreana fino al 1910, quando la Corea venne ufficialmente annessa all’Impero giapponese. Tuttavia, come dimostrato da molti studi riguardanti quel particolare periodo, l’intento dell’Impero non era solamente quello di occupare la penisola, ma anche annetterla dal punto di vista culturale e tradizionale. Per far ciò, le prime amministrazioni imperiali installate nella colonia iniziarono già nel 1906 a promulgare norme e regolamentazioni riguardanti principalmente l’operato delle religioni presenti sul territorio coreano. Questa ricerca analitica si pone quindi l’obiettivo di indagare le risposte al colonialismo giapponese delle varie religioni come il buddhismo coreano e il cristianesimo appena giunto nella penisola; ma anche del Cheondogyo, una nuova religione sviluppatasi dal cristianesimo solo un decennio prima, e del mugyo, lo sciamanesimo coreano che, seppur non centrale come le altre religioni, ha dimostrato una particolare importanza sulla definizione dell’identità coreana, una questione che rimane tutt’oggi molto delicata.

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